Delega Fiscale, Baretta (sottosegr. Mef) “Riduzione dell’offerta di gioco, tutela della salute pubblica e attenzione alle entrate statali gli obiettivi dei decreti”

“Sono tre gli obiettivi che ci siamo prefissati per l’attuazione della Delega Fiscale: la tutela della salute pubblica, la lotta alla illegalità e l’attenzione alle entrate che per lo Stato è un punto importante”. E’ quanto dichiarato da Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’Economia. “C’è un eccesso di offerta in alcune situazioni di gioco. Troppa diffusione sul territorio di alcuni giochi. Dobbiamo trovare un equilibrio, partendo però sempre dalla condizione sociale. Un primo obiettivo è sicuramente la riduzione dell’offerta”. Sullo sbarco dei decreti previsto per venerdì al Consiglio dei Ministri, Baretta dichiara che “ne stiamo discutendo in queste ore. Siamo pronti ma stiamo valutando se non valga la pena ritardare di qualche giorno per una consultazione più ampia, per arrivare così ad un testo sufficientemente discusso anche con i soggetti interessati che non sono solo i giocatori ed i concessionari e gestori, ma anche le associazioni, con le quali abbiamo avviato dei tavoli di confronto”. Qualche anticipazione sui contenuti? “La riduzione dell’offerta soprattutto nei bar e nei tabacchi, dove c’è la vera diffusione eccessiva. Si provvederà a limitazioni temporali e fisiche. Si stabilirà che le macchinette non possano essere visibili dall’esterno e uno spazio dedicato per gli apparecchi. Sarà drastico poi l’intervento suo divieto di gioco per i minori e verrà garantito anche chiedendo ed imponendo ai gestori di farsi carico di questa responsabilità. Il controllo sarà severo. Con questa operazione, stimiamo una riduzione di 80/100 mila apparecchi in giro sul territorio”. “Nell’arco di due anni, massimo due anni e mezzo, gli apparecchi non collegati al sistema centrale verranno poi tolti dal mercato e sostituiti da apparecchi soggetti a controllo. Ci sarà anche una drastica riduzione degli spazi pubblicitari. So che su questo punto c’è un dibattito perché qualcuno vorrebbe l’abolizione totale della pubblicità sui giochi. La norma europea non prevede però l’abolizione, dobbiamo quindi trovare un giusto equilibrio”. Per quanto riguarda la tassazione ci saranno cambiamenti? “Questo è un tema delicato perché lo Stato guadagna relativamente poco dai giochi perché il grosso va ai giocatori. Mediamente il 75% della giocata torna ai giocatori sotto forma di vincite. Lo Stato prenderà anche meno con questa riduzione, ma comunque si tratta di cifre importanti”. es/AGIMEG