Curcio (pres. Sapar) “Revisione sull’offerta di gioco necessaria, ma va fatta su tutta la filiera, non solo per slot e Vlt”

In relazione all’intervista rilasciata da Massimo Passamonti, Presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia, al quotidiano Libero, il Presidente Sapar Raffaele Curcio afferma: “Condivido la necessità di razionalizzare il comparto degli apparecchi da gioco intesi come Awp e Vlt, ricordando che l’Associazione Nazionale Sapar fu la prima rappresentanza di settore a manifestare perplessità sull’eccessivo allargamento dei parametri numerici di installazione effettuato dall’Aams nel corso del 2011”. “L’Associazione Nazionale Sapar – aggiunge Curcio – è ben consapevole di quale sia l’attuale situazione del comparto. Tuttavia il problema principale, a nostro avviso, è rappresentato dalla mancanza di dati certi e affidabili, nonché di studi sistematici sul fenomeno ludopatia, funzionali ad una più precisa lettura della problematica del disagio sociale legato al gioco”. “Inoltre, l’associazione ha più volte evidenziato e suggerito, in occasione delle audizione presso le commissioni Finanze e Affari sociali della Camera dei Deputati svoltesi nel  2011 e nel 2012, che una quota del prelievo erariale derivante dai giochi venisse destinata ai Comuni per il controllo del territorio e per scopi sociali, inclusa l’informazione, prevenzione e cura delle ludopatie. Conclude il Presidente: “Come Sapar siamo fermamente convinti che si debba rivedere e riqualificare l’offerta di gioco, tuttavia riteniamo che tale revisione deve essere fatta su tutta la filiera; solo così si andrebbe efficacemente a tutelare le fasce più deboli di giocatori, compiendo un importante passo avanti nella lotta al gioco patologico. Naturalmente, questa razionalizzazione non può prescindere da un confronto condiviso, convergendo su un tavolo di confronto fra istituzioni, concessionari, gestori e costruttori basato sulle seguenti tematiche: tutela dei giocatori e dei minori, tutela del gettito erariale, tutela delle aziende, investimenti e livelli occupazionali, tutela degli esercizi pubblici”. lp/AGIMEG