Corte dei Conti: Trasmesso in Parlamento il “Rapporto sulle prospettive della finanza pubblica dopo la legge di stabilità”

“Condizione ineludibile per ridurre una troppo gravosa pressione fiscale è che si metta in discussione il perimetro stesso dell’intervento pubblico. Una condizione che consentirebbe anche di evitare un utilizzo ‘forzato’ del sistema fiscale chiamato a garantire la copertura dei livelli di spesa previsti ricorrendo sia a significative prenotazioni di gettito futuro sia ad entrate incerte quali quelle legate alla lotta all’evasione. Scelte non sempre in sintonia con gli indirizzi della programmata riforma fiscale”. Lo scrive la Corte dei Conti nel Rapporto su Le prospettive della finanza pubblica dopo la legge di stabilità”approvato dalle Sezioni Riunite il 18 febbraio scorso, e trasmesso oggi al Parlamento. La Legge di Stabilità è ufficialmente in vigore con il nuovo anno: si tratta della manovra finanziaria che preoccupa, non poco, gli operatori del settore dell’automatico italiano, che ha riscritto – insieme alla Delega fiscale, in fase di ultimazione – la normativa sui giochi, producendo reazioni a catena, proteste, in alcuni casi anche plausi. La sanatoria per gli operatori e i centri scommesse non autorizzati a operare in Italia, il nuovo bando del Gioco del Lotto anticipato a quest’anno, il contributo di 500 milioni di euro dai concessionari degli apparecchi da intrattenimento (slot e vlt) oltre all’inasprimento delle sanzioni per le slot non allacciate alla rete dei Monopoli, sono solo le principali novità sui giochi approvate con la ex-finanziaria. E la lotta all’evasione fiscale di cui parla anche la Corte dei Conti è uno dei principi guida che ha condotto il governo a procedere con la sanatoria, al fine di garantire la “regolarizzazione fiscale dei soggetti che raccolgono scommesse in Italia senza regolare concessione ottenuta nel nostro Paese”, in modo “da ridurre in modo drastico le aree di gioco non regolamentato”.  lp/AGIMEG