Corte dei Conti: “Nessuna specifica per i finanziamenti sulla legge Regionale Puglia del gioco d’azzardo”

La Corte dei Conti passa al vaglio le coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel II semestre 2013 dalla Regione Puglia, rilevando che per quanto riguarda la legge sul gioco d’azzardo non è specifica alcuna tecnica di quantificazione per i 150 mila euro destinati ad interventi di contrasto al GAP, mentre la tipologia di copertura è da ravvisarsi nell’utilizzo degli accantonamenti iscritti nei fondi speciali.
“La L. R.13/12/2013 n. 43 – si legge – si propone di contrastare la diffusione del gioco d’azzardo patologico mediante la prevenzione, il trattamento terapeutico ed il recupero sociale dei soggetti affetti da sindrome da gioco d’azzardo patologico.
L’art. 4 della citata L. R. n. 43/2013 istituisce l’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo patologico, quale organo di consulenza della Giunta regionale per le attività disciplinate dalla legge avente i seguenti compiti: a) relazionare annualmente sull’esito del monitoraggio svolto nell’ambito delle attività terapeutiche prestate ai soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico; b) formulare proposte e pareri alla Giunta per il perseguimento delle finalità indicate dalla legge; c) istituire un numero verde finalizzato a fornire un servizio di assistenza e consulenza telefonica per la cura e la prevenzione del gioco d’azzardo patologico.
La partecipazione alle riunioni dell’Osservatorio è a titolo gratuito.
Gli oneri previsti in conseguenza della L. R. n. 43/2013 ammontano a €. 150.000,00 e sono finanziati con l’istituzione del capitolo di spesa denominato “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP)”, alla cui copertura si fa fronte con il prelevamento della corrispondente somma dal capitolo 1110070 denominato “Fondo globale per il finanziamento di leggi regionali in corso di adozione”.
Il referto tecnico, allegato alla legge, oltre a riprodurre il contenuto della norma finanziaria di cui all’art. 9 della L. R. n. 43/2013, aggiunge che trattasi di spesa corrente e che la spesa prevista di €. 150.000,00 è da ripartire tra le aziende sanitarie locali e le associazioni ed organizzazioni di volontariato per sostenere l’avvio di azioni tese sia a favorire l’accesso di soggetti, con sindrome di gioco d’azzardo patologico ai trattamenti sanitari sia per avviare percorsi di prevenzione e informazione sui rischi derivanti dal gioco d’azzardo.
Tuttavia, il referto non specifica alcuna tecnica di quantificazione del suddetto onere di 150 mila euro, mentre la tipologia di copertura è da ravvisarsi nell’utilizzo degli accantonamenti iscritti nei fondi speciali secondo il dettato dell’art. 35 della L. R. 28/2001 e dell’art. 17, lett. a) della L. n. 196/2009”. cz/AGIMEG