Bplus, Cons. Stato rinvia a Corte Costituzionale requisiti di trasparenza societaria e solidità economica

Il Consiglio di Stato ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sui requisiti di solidità economica e trasparenza societaria previsti cui sono stati sottoposti i concessionari dei giochi in virtù della legge di Stabilità 2011. I quesiti che Palazzo Spada intende porre alla Corte Costituzionale verranno definiti con un’ordinanza separata. E’ quanto viene stabilito nella sentenza sul ricorso Bplus, con cui la concessionaria chiedeva l’annullamento del decreto interdirigenziale dell’Aams 28 giugno 2011, contente la determinazione dei requisiti delle società concessionarie del gioco pubblico non a distanza e degli amministratori delle stesse. Il Consiglio di Stato, oltre alla questione di legittimità costituzionale riconosciuta rilevante e non manifestamente infondata, ha accolto in parte il ricorso di Bplus, riconoscendo illegittime le previsioni che obbligavano i vecchi concessionari a sottoscrivere le nuove convenzioni, di fatto più restrittive rispetto alle originarie. Tale obbligo era stato previsto per mettere vecchi e nuovi concessionari nelle medesime condizioni, ma di fatto avrebbero pregiudicato i 10 storici visti i forti investimenti che avevano dovuto sostenere per avviare la rete delle Vlt. Respinta la richiesta di risarcimento – per 500 milioni di euro – avanzata da Bplus. lp/AGIMEG