Confindustria SGI, Basta con la demagogia, occorre una normativa univoca che salvaguardi la società e la legalità

Confindustria Sistema Gioco Italia esprime grande preoccupazione per i toni e i contenuti della discussione sul gioco che hanno caratterizzato le ultime 24 ore e che stanno crescendo di ora in ora: “Non vogliamo entrare nel merito di un provvedimento legislativo tanto più non ancora definitivo” – dichiara Massimo Passamonti presidente della federazione che raccoglie i principali operatori della filiera del gioco legale in Italia. “Ma non possiamo non evidenziare l’ipocrisia di una parte significativa della politica che ogni volta che affronta una regolamentazione del settore, lo fa con atteggiamenti demagogici e disinformati. Voglio ricordare che da mesi rilanciamo alle forze politiche la proposta di un tavolo di lavoro condiviso in cui le istanze sociali e i problemi emergenti dal territorio possano trovare un giusto equilibrio con le norme dello Stato e i vincoli sottoscritti all’atto delle concessioni a suo tempo stipulate”.

“Noi per primi – continua Passamonti – vogliamo tutelare i giocatori e la società dagli eccessi del gioco e per questo abbiamo proposto un piano di riordino complessivo dell’offerta in Italia proponendo anche una riduzione degli apparecchi da intrattenimento sul territorio. Da sempre sosteniamo che gli enti locali debbano essere coinvolti in un ruolo attivo in questo processo. Al contempo chiediamo norme e regole chiare valide da Bolzano a Palermo, ricordando che ogni istanza astrattamente proibizionista non limita gli eccessi di gioco, li sposta semplicemente verso l’illegale e la malavita.

Crediamo sia arrivato il momento di porre mano ad una normativa che regolamenti il settore in modo univoco e che possa salvaguardare le istanze sociali, la legalità e le norme e i regolamenti a suo tempo sottoscritti. Ancora una volta rinnoviamo la nostra disponibilità al dialogo e al confronto in una materia molto delicata che non può e non deve essere affrontata come una disputa fra guelfi e ghibellini”, conclude Passamonti. lp/AGIMEG