Cina, arriva il Texas Hold’em

Sono molte le aziende del gioco, sia globali che cinesi, che sperano di portare in Cina la febbre del Texas Hold’Em e stanno cercando di farlo creando accademie, tornei e celebrità del tavolo da gioco made in China. Le difficoltà sono però tante: il gioco online e il poker tradizionale sono ancora illegali in Cina e i tentativi di esportare questo gioco a Macau, dove è legale, vengono ostacolati dai limiti posti dal governo. Nonostante l’illegalità del gioco online, secondo H2 Gambling Capital che traccia le partite di poker online, il 2,5 % degli utenti mondiali che giocano online a poker sono però cinesi ed è per questo che la Cina rappresenta una sorta di zona grigia per il mercato di questo gioco. Un primo test su quello che potrebbe essere il futuro del poker in Cina è stato quindi fatto venerdì scorso quando circa 530 giocatori, quasi tutti cinesi, si sono radunati al resort town Sanya per dare vita al primo torneo in Cina di Texas Hold’Em. Il torneo, autorizzato dalle autorità provinciali che hanno classificato l’evento come manifestazione sportiva e non di scommesse, è stato organizzato dal Word Poker tour un’unità di bwin.party digital entertainment PLC in collaborazione con l’azienda del gioco online di Pechino Ourgame.com. L’evento ha rappresentato un tentativo di guardare al futuro del Texas Hold’Em in Cina anche se per ora il gioco non ha ancora un grande seguito tra la popolazione cinese legata ancora ad una forma di poker di tradizione cinese chiamata “Fighting the landlord”. eg/AGIMEG