Stanley è stata illegittimamente esclusa dalla gara Bersani del 2006, di conseguenza “la Questura non poteva applicare l’art 88 Tulps nella parte in cui esso riserva la relativa autorizzazione di polizia ai titolari di apposita concessione” dei Monopoli di Stato. E’ quanto scrive il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana nella sentenza in cui respinge le tesi del Ministero degli Interni sul rilascio della licenza di pubblica Sicurezza. Il CAGR prende in esame sia la sentenza Costa Cifone della Corte di Giustizia, sia le sentenze della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione del 2012 che l’hanno recepita. E scrive che il Bando Bersani”risulta non conforme ai richiamati principi comunitari, in quan to mantiene la posizione di ingiustificato vantaggio maturata dai concessioanri nel 1999, per finalità non riconducibili a interessi generali quanto piuttosto a logiche esclusivamente e dichiaratamente commerciali”. Inoltre, “Le disposizioni delo schema di convenzione non chiarivano, nonostaqnte le espresse richieste di chiarimenti inoltrate dalla società Stanley all’Aams, in quale misura le attività transfrontaliere …. fossero compatibili con l’assunzione dalla qualità di concessionario”. E richiamando le pronunce della Cassazione, “Ad analoga conclusione deve giungeris anche con riferimento alle ipotesi di decadenza della concessione che concernono l’esistenza di condanne penali e di procedimenti penali in corso a carico dei legali rappresentanti”. Conforme invece al diritto comunitario, “La previsione delle ipotesi di decadenza che ancora la sanzione a procedimenti o condanne per reati di maggiore gravità”. Gli avvocati di StanelyBet hanno depositato la sentenza al Consiglio di Stato, perché venga presa in esame per il ricorso contro il bando delle 2mila concessioni di scommesse ippiche, sportive e virtuali che si discuterà a breve. Di seguito il testo della sentenza. gr/AGIMEG
