Caso Primal, anche il Consiglio di Stato nega la sospensiva. La questione torna al Tar per il merito

Il Consiglio di Stato ha respinto la domanda cautelare avanzata da Primal contro i provvedimenti di distacco dal totalizzatore e di decadenza delle concessioni per la raccolta delle scommesse emessi dai Monopoli di Stato. I giudici di Palazzo spada scrivono che “L’ordinanza impugnata (quella emessa in primo grado dal Tar Lazio, NdR), fondata sul dispositivo della sentenza penale del 22.01,2014, appare del tutto immune dalle censure proposte, dovendosi evidenziare che quest’ultima , esplicita e conferma la gravità della condotta tenuta dalla società appellante e dunque l’incensurabilità della decadenza contestata”. Alla base dei provvedimenti dei Monopoli c’è la recente sentenza di condanna – cui si fa riferimento anche nell’ordinanza odierna – emessa dal Tribunale di Roma nei confronti del titolare della compagnia. La vicenda ruota attorno alla falsa documentazione, prodotta in fase di gara, per dimostrare le garanzie prestate dalla Banca di Credito Siciliano. Adesso la questione torna al Tar Lazio che si pronuncerà sul merito della vicenda. rg/AGIMEG