Caso Bplus, costituzione Corallo non era tra condizioni poste dall’ADM, ma aiuta nell’iter di approvazione del trust

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, tra le condizioni poste per il via libera al trust di Bplus, non aveva chiesto che Francesco Corallo si costituisse alle forze dell’ordine, ma la decisione del maggiore azionista della compagnia “certamente avrà il suo peso” nell’iter che dovrebbe portare l’ADM a rilasciare la nuova concessione. E’ quanto apprende Agimeg da fonti qualificate. Corallo si è costituito domenica scorsa, ponendo fine a una latitanza che durava dal maggio 2012. Settantadue ore prima – la sera del 31 luglio – si è tenuto l’incontro tra i dirigenti della compagnia e i vertici dei Monopoli in cui si è discusso del trust indipendente che dovrebbe gestire Bplus dopo che la Prefettura di Roma ha sospeso fino al maggio 2014 l’interdittiva antimafia emessa nei confronti dello stesso Corallo, il provvedimento che aveva portato all’esclusione di Bplus dalla gara per l’assegnazione delle nuove concessioni slot. Bplus ha trasmesso ai Monopoli tutta la documentazione chiesta nell’incontro della settimana scorsa, e al momento non sono state fissate nuove riunioni con i dirigenti dei Monopoli. Adesso si attende quindi la decisione di Piazza Mastai (come già anticipato, il vicedirettore dell’Agenzia Luigi Magistro, il direttore dell’Area Giochi Roberto Fanelli, e il capo della Direzione centrale normativa e affari legali Italo Volpe hanno deciso di seguire direttamente il caso vista la delicatezza della vicenda e la molteplicità degli interessi coinvolti), decisione che dovrebbe arrivare entro il 18 settembre, data in cui si discuterà di fronte al Tar Lazio il ricorso che Bplus  ha intentato per sollecitare il rilascio della concessione. L’ADM in sostanza dovrà decidere se il trust – già costituito nei mesi scorsi in Gran Bretagna – sia in grado di gestire la compagnia senza essere condizionamenti da parte dei proprietari, e nel caso rilasciare la concessione. Tra le condizioni poste dell’ADM, il divieto di distribuire utili ai soci, e la nomina di un controllore che sorvegli le operazioni del trust. Per questo ruolo appare quasi certa la nomina del giudice Stefano Rossi Brigante: sebbene il diretto interessato non abbia ancora accettato l’incarico, l’Amministrazione non ha avanzato candidature di riserva. gr/AGIMEG