Casinò Venezia, Alfano firma nulla osta per la privatizzazione. A breve la pubblicazione della gara

Il ministro degli Interni Angelino Alfano ha firmato il nulla osta alla privatizzazione del Casinò di Venezia,  chiedendo però alcune modifiche marginali al testo presentato dal Comune. Era l’ultimo passo prima della pubblicazione del bando di gara internazionale. Il bando prevede l’affidamento dell gestione della casa da gioco per un periodo di 30 anni. Il vincitore della gara dovrà versare un gettone d’ingresso di 140 milioni di euro – 110 all’aggiudicazione e altri 30 nel 2015 – e negli anni successivi una una quota del 10% degli incassi annui, per un importo minimo di 11 milioni di euro. Oltre all’offerta economica, che peserà per un 50% sulla valutazione, verrà preso in considerazione anche il piano degli investimenti presentato dai concorrenti, “in cui dovranno essere illustrati gli interventi finalizzati alla miglior gestione e sviluppo dell’attività di gestione della Casa da Gioco oggetto di concessione, tra cui anche quelli relativi alle dotazioni immobiliari ove svolgere l’attività”. IL bando prevede inoltre una serie di clausole a tutela del personale (per garantire  l’anzianità e le retribuzioni maturate); inoltre qualunque progetto di ristrutturazione aziendale dovrà essere concordato con i sindacati, e dovrà essere eseguito sotto la vigilanza del Comune. Solo a partire dal settimo anno di gestione potranno essere effettuati licenziamenti individuali e collettivi per motivi economici. Tra i soggetti potenzialmente interessati, circolano i nomi di  Las Vegas Sands Corporation, l’israeliana Queenco, e la cinese Paradise Entertainment Limited. lp/AGIMEG