Casinò: per Saint-Vincent il 2014 anno di svolta

Il 2014 sarà l’anno zero per il nuovo polo turistico della regione Valle d’Aosta. Il 13 dicembre di quest’anno, si legge sul Sole 24 Ore, con la riapertura del Grand Hotel Billia, sarà inaugurato il Resort&Casinò di Saint-Vincent e debutterà il centro benessere di 1.700 metri quadrati. «Sarà un ritorno alle origini, ma con la barra dritta sul futuro – spiega al Sole Ore Luca Frigerio, amministratore unico del Casinò de la Vallée spa – visto che città come Saint-Vincent, o Baden Baden in Germania, si sono sviluppate intorno alle terme per poi veder sorgere alberghi in grado di ospitare i turisti e case da gioco capaci di offrire svago». Ci sono voluti quasi tre anni di lavori e circa 90 milioni in investimenti per cambiare volto al polo turistico. «Il nostro è un progetto di rilancio a medio-lungo termine», spiega Frigerio e le stime previsionali lo testimoniano. L’investimento dovrebbe portare a un utile netto di 7 milioni nel 2016, con iniziative in comunicazione e marketing per 38 milioni. Il 66% delle risorse in comunicazione e marketing sarà destinato al consolidamento delle quote di mercato della casa da gioco, con specifico riferimento alla clientela con più elevato potenziale di spesa e all’organizzazione di grandi eventi. Le attività di marketing punteranno all’apertura di nuovi canali turistici, soprattutto stranieri, e alla realizzazione di accordi commerciali con partner nel mercato turistico e del gioco. Tradotto in termini pratici, il Casinò darà innanzitutto la caccia ai ricchi clienti stranieri orientali che oggi vanno in Australia, l’unica nazione al mondo che prova ad offrire un pacchetto differenziato. «Sappiamo però – spiega Frigerio – che nessuno, come noi, è in grado di offrire panorami mozzafiato, arte, storia, tradizioni, cultura, enogastronomia e shopping di qualità». I canali turistici orientali aperti, operativi dal 2014, sono con Singapore, Macao, Hong Kong e Cina, ma in prospettiva arriveranno anche i ricchi giocatori da Corea e Malesia. Il casinò resta l’ombelico del polo turistico e la società che lo amministra deve fare di tutto per invertire le recenti tendenze. I dati sulle presenze della clientela registrati al 15 settembre 2013 evidenziano un incremento di 1.129 unità (0,28% rispetto allo stesso periodo del 2012) ma l’andamento dei proventi lordi di gioco fa segnare, nello stesso periodo di riferimento, un calo del 12,55% (-6,9 milioni). Il numero delle persone che frequenta la casa da gioco è, dunque, quasi lo stesso, ma con meno capacità di spesa. «Un dato che conferma l’esistenza di una crisi di liquidità – afferma Frigerio- e conseguentemente il calo del potenziale di gioco che affligge il mercato». rg/AGIMEG