Casinò, Baretta (Mef): “Fissato incontro con il ministro Alfano per discutere il progetto di concentrare la governance delle quattro case da gioco in un’unica società controllata dallo Stato”

“Lo Stato ricava circa 8 miliardi l’anno dal gioco, ma le conseguenze negative sul piano sociale dal proliferare di slot e videolotterie nei locali ci ha indotto a intervenire”. Il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, torna ad affrontare il tema dell’offerta di gioco sul territorio, spiegando che “abbiamo previsto un taglio del 30 per cento sul territorio nazionale di tutte le slot presenti in bar e tabaccherie, che dovranno scendere quindi dalle circa 340 mila censite al 31 luglio dello scorso anno, a circa 260 mila. Stabiliremo anche altre misure dissuasorie verso il gioco nei locali pubblici da parte dei cittadini, come ad esempio il fissare il numero massimo di apparecchi che ogni bar o tabaccheria può ospitare e la nessuna forma di visibilità esterna al locale che segnali la presenza delle slot, con l’assoluto divieto ai minorenni di potervi accedere”. Misure di controllo di cui dovrebbero indirettamente giovarsi i Casinò, come quello di Venezia. Baretta è da tempo anche il sostenitore di un progetto che prevede di concentrare le governance delle quattro case da gioco italiane in un’unica società sotto il controllo dello Stato anche per migliorarne l’efficienza e le scelte: “ho già fissato un incontro per discutere della questione con il ministro degli Interni Angelino Alfano – dichiara il sottosegretario in un’intervista sul quotidiano La nuova di Venezia – ma è chiaro che bisogna muoversi con delicatezza proprio per gli interessi in gioco dei Comuni interessati, come appunto quello di Venezia”. dar/AGIMEG