Calcioscommesse: proseguono arresti e perquisizioni in tutta Italia

La Polizia di Stato sta ancora eseguendo arresti e perquisizioni in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia. Le attivita’ investigative sono partite attraverso il monitoraggio di Pietro Iannazzo, 40enne, ritenuto elemento di spicco della omonima consorteria ‘ndranghetistica che intratteneva rapporti per alterare partite di calcio in particolare con il presidente del Neapolis, Mario Moxedano, club militante in serie D. A ricostruire le attivita’ svolte in sede di indagine e’ stato il Procuratore Capo di Catanzaro Vincenzo Lombardo: “Dopo il primo monitoraggio – ha detto – abbiamo poi esteso le indagini ad altri soggetti che ci hanno permesso di ricostruire l’esistenza di due distinte associazioni a delinquere la cui punta dell’iceberg era rappresentata dall’attivita’ svolta da alcuni dirigenti della Pro Patria. La nostra attenzione e’ stata rivolta anche ad altri soggetti che tramavano per estendere la combine anche a partite di serie B. Abbiamo atteso la fine dei campionati, non potevamo intervenire prima perche’ avremmo reso evidenti le indagini tuttora in corso”. I componenti delle organizzazioni facevano valere le loro conoscenze con calciatori disponibili alla combine ai quali venivano corrisposti, di volta in volta, somme di denaro o promesse di ingaggi piu’ remunerativi in altre squadre con il fine di ottenere prestazioni compiacenti finalizzate ai risultati da alterare. E’ stata accertata, inoltre, un particolare capacita’ degli indagati nell’approfittare, per propri fini, delle difficolta’ economiche di alcune squadre che per tali motivi risultavano maggiormente disponibili ad introiti derivanti dal  orrispettivo della combine prospettategli. Le situazioni debitorie rendevano, quindi, le stesse societa’ permeabili alle illecite offerte di alterazione di incontri che in alcuni casi riguardavano la previsione di risultati particolari che terminavano con la realizzazione di diverse reti, con conseguente aumento delle quote delle relative scommesse particolarmente proficue per gli scommettitori. “Per quanto riguarda
l’organizzazione che ha avuto come fine l’alterazione dei risultati di Lega Pro – ha continuato Lombardo – sono emersi anche profili di transnazionalita’ in ragione delle scommesse effettuate su piattaforme estere da alcuni indagati favoriti da complici di nazionalita’ slava, albanese e maltese che si sono evidenziati, oltre che come scommettitori, anche come finanziatori delle combine. In particolare, un soggetto di origine albanese e’ stato minacciato e sequestrato perche’ aveva perso molti soldi presi in prestito per finanziare l’attivita’ corruttiva di alcuni soggetti”. lp/AGIMEG