Calcioscommesse, Masiello: “Mi vergogno per la combine. Nel 2015 tornerò a giocare”

“Nel primo tempo contro i salentini abbiamo giocato bene, con voglia di vincere. Dentro di me, però pesava il macigno di far perdere la squadra per questa somma di denaro che mi era stata promessa, sono successe cose poco piacevoli, ne prendo atto e me ne vergogno” Così Andrea Masiello, ex difensore del Bari, ha risposto come teste in aula dinanzi al Tribunale di Bari dove è in corso il processo per la combine legata al derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011 vinta dal Lecce 2-0 grazie ad un autogol di Masiello “Mi sono liberato di questo peso e mi sono pentito di quello che ho fatto”, ha aggiunto Masiello che per la stessa vicenda ha già patteggiato una pena a 22 mesi di reclusione. Sul banco degli imputati, accusati di frode sportiva vi sono l’ex presidente del Lecce, Pietradrea Semeraro, l’imprenditore Carlo Quarta e Marcello Di Lorenzo, amico di Masiello. Secondo quanto ricostruito dallo stesso Masiello, per truccare la partita che decretò con un autogol di Masiello la vittoria del Lecce per 2-0, era stata promessa all’ex difensore e ai sue due amici e scommettitori, Gianni Carella e Fabio Giacobbe (anche loro hanno patteggiato una pena ad un anno e cinque mesi) una somma di 300mila euro, poi scesa a 230mila.
“In estate – riporta l’Ansa – andrò in ritiro con l’Atalanta e a gennaio riprenderò a giocare. Mi sono allenato in questi mesi con il tecnico Del Nero insieme ad altri calciatori senza contratto, come Daniele Ficagna – ha detto – Ora sono rimasto ad allenarmi da solo perche’ gli altri hanno trovato ingaggio”. “Ho giocato anche qualche partita con la squadra degli avvocati del mio paese toscano – ha concluso – formazione nella quale ci sono buoni atleti come dilettanti”. cz/AGIMEG