Bingo: Stop alla gara da 45,6 milioni. Ecco le motivazioni della sentenza che annulla il bando. Per il Tar: “Illegittima la norma che prevedeva il deposito di metà dell’offerta”

La Seconda Sezione del Tar Lazio ha annullato “il bando di gara (del bingo, NdR) e le regole amministrative per l’assegnazione delle concessioni”, a causa della clausola che imponeva ai candidati di versare la metà dell’offerta economica al momento della presentazione dell’offerta. “Appaiono illegittime le previsioni contenute nel bando (III.2.1) e nelle “regole amministrative per l’assegnazione della concessione” (art. 8.1.d) – nella parte in cui prescrivono che i concorrenti debbano versare metà dell’importo dell’offerta economica complessiva (e non già dell’importo a base d’asta) alla data di presentazione della domanda di partecipazione – in quanto le stesse non solo violano il più generale principio della segretezza delle offerte economiche, ma anche l’art. 1, comma 636, lett. d) della l. n. 147/2013”. E inoltre, “a sanare tale illegittimità, non valgano i chiarimenti successivamente resi dall’amministrazione, in quanto gli stessi, da un lato, integrano una vera e propria modifica delle regole di gara (in violazione delle più elementari regole di trasparenza e par condicio), dall’altro, non risultano, ormai, idonei ad impedire la potenziale conoscibilità delle offerte economiche”. Legittima invece la decisione di non prevedere una distribuzione territoriale delle sale: la norma analoga che era stata prevista nel 200 per le agenzie di scommesse “contrasta con i principi comunitari vigenti in materia, da ultimo ribaditi dalla sentenza della Corte di Giustizia U.E., 16 febbraio 2012 in cause riunite C-72/10 e C- 77/10, i quali, per la loro portata generale, appaiono applicabili anche alla fattispecie in esame”. L’Aams quindi “correttamente” non ha “fatto applicazione della surrichiamata norma regolamentare, la quale, nel caso di specie, a tacer d’altro, avrebbe attribuito un indebito vantaggio concorrenziale agli attuali concessionari”. gr/AGIMEG

Bingo, ecco il testo della sentenza che ha annullato la gara

Di seguito pubblichiamo il testo integrale della sentenza con cui la Seconda Sezione del Tar Lazio ha annullato la gara per il rinnovo delle concessioni del bingo

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Bingo: Stop alla gara da 45,6 milioni di euro

Annullato il bando di gara per l’affidamento delle nuove concessioni del bingo. Con i ricorsi amministrativi sono state impugnate diverse previsioni del bando, determinante la censura sulla clausola che imponeva ai candidati di depositare metà dell’offerta economica al momento della presentazione della domanda. Il bando era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea a fine luglio e metteva a gara 228 concessioni per il bingo di sala, con  base d’asta di 200mila euro. Le domande sarebbero dovute pervenire entro il prossimo 21 ottobre, alle ore 17.00. Con il bando – previsto dalla legge di Stabilità 2014 – si intendono assegnare appunto 228 concessioni: con una base d’asta di 200mila euro la gara potrebbe portare nelle casse dello Stato almeno 45,6 milioni di euro. Il gioco del Bingo, però, non gode di ottima salute: con una raccolta di 1,66 miliardi di euro, il gioco ha chiuso il 2013 con un calo del 5,6% circa sul 2012. La spesa effettiva dei giocatori ammontava a 622 milioni di euro, mentre le vincite hanno superato di poco il miliardo. Nel 2013 il Bingo ha comunque garantito alle casse dello Stato 183 milioni di euro. im/AGIMEG