Barnier (UE). Sulla detraibilità delle perdite del governo spagnolo, ‘la Commissione non è in grado di valutare’

“In base ai fatti segnalati dall’onorevole deputato, la Commissione non è in grado di valutare se le modalità d’imposizione dei servizi di gioco d’azzardo in Spagna siano discriminatorie o altrimenti violino le libertà fondamentali del mercato interno. Per valutare pienamente la compatibilità dello strumento fiscale in questione con le norme UE. La Commissione chiede cortesemente all’onorevole deputato di fornire ulteriori informazioni sulla legge e sul relativo articolo inerente al trattamento fiscale indicato nell’interrogazione”.  Arriva così la risposta del Commissario al Mercato Interno Michel Barnier in merito all’interrogazione presentata dall’europarlamentare  Mario Borghezio (EFD) con la quale chiedeva alla Commissione se la possibilità di detrarre dall’IRPF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’ammontare delle perdite, come ha recentemente previsto il governo spagnolo, violasse le norme del mercato interno, agevolando di fatto le sale da gioco spagnole  e se, in caso di risposta affermativa, la Commissione intendesse intraprendere azioni per evitare distorsioni di mercato in tale settore.

“Gli Stati membri – ha premesso Barnier -, secondo la giurisprudenza pertinente della Corte di giustizia dell’Unione europea, possono fissare gli obiettivi della propria politica in materia di gioco d’azzardo e definire il livello di protezione desiderato nell’interesse generale. Gli Stati membri possono anche determinare l’organizzazione e il controllo dell’offerta oltre alle modalità di svolgimento del gioco, aspetti fiscali compresi. Occorre nondimeno procedere in modo coerente e sistematico, senza ostacolare il perseguimento degli obiettivi generali della politica degli Stati membri in materia di gioco d’azzardo. In base ai fatti segnalati dall’onorevole deputato, la Commissione non è in grado di valutare se le modalità d’imposizione dei servizi di gioco d’azzardo in Spagna siano discriminatorie o altrimenti violino le libertà fondamentali del mercato interno.

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