Ausl Bologna: Ludopatia meno diffusa di quanto si creda. Il resto è “panico morale”

La dipendenza dal gioco non è tanto diffusa come si crede. Almeno nell’area metropolitana di Bologna. Lo dice Raimondo Pavarin, responsabile dell’Osservatorio  epidemiologico dipendenze patologiche dell’Ausl di Bologna, che ieri e’ stato ascoltato dalla commissione Sanita’ della Provincia. Presentando i dati sulle dipendenze  nell’area metropolitana bolognese, Pavarin ha infatti segnalato “un numero limitato di casi con dipendenza da internet e gioco d’azzardo”. Ricorda poi che nel 2012  sono state 63 le persone che si sono rivolte ai servizi perchè soffrivano di ludopatia: quasi il doppio rispetto agli anni precedenti, ma comunque con un’incidenza di  cinque persone su 100.000 residenti “E’ vero che sui giornali sembra un fenomeno molto diffuso- sottolinea ancora Pavarin- ma in letteratura questo viene definito  ‘panico morale’, che serve a far vendere”. E spiega:  “Un conto sono le persone che giocano e si rovinano, un conto è chi è davvero malato e soffre di disturbi  psicologici”. rg/AGIMEG