Apparecchi: Tutti convinti di un “pareggio” in Corte Costituzionale. Sarebbe una prima vittoria per BPlus, ma i Monopoli puntano sulla Cassazione

E’ attesa nel giro di un mese la pronuncia della Corte Costituzionale sulle questioni di legittimità sollevate dal Consiglio di Stato nel 2013, sui requisiti di solidità economica e trasparenza societaria introdotti dalla Stabilità 2011 per i concessionari dei giochi. Ma il provvedimento potrebbe arrivare anche nel giro di un paio di settimane. Le parti sembrano convinte che il Collegio adotterà un’ordinanza – che eventualmente potrebbe arrivare anche nel giro di 15 giorni – sostanzialmente per affermare che la questione sia già stata decisa in maniera definitiva dal Consiglio di Stato. Lo apprende Agimeg da fonti legali. Il giudice amministrativo ha infatti autorizzato la compagnia a operare in virtù della vecchia concessione, senza sottoscrivere gli atti integrativi con cui si sarebbe assoggettata ai requisiti introdotti dalla Stabilità 2011. Di fatto, Bplus continuerebbe a godere di quella posizione privilegiata di cui ha beneficiato fino a oggi, rispetto agli altri concessionari storici delle slot. Una soluzione che secondo quanto apprende Agimeg in ambienti legali, non dispiace nemmeno all’Amministrazione che la vede come il minore dei mali. Se al contrario la Corte Costituzionale emettesse sentenza, dichiarando illegittima la norma, i Monopoli sarebbero obbligati a rinegoziare gli accordi con le altre 9 compagnie storiche. Per riaggiustare la partita con Bplus del resto c’è ancora tempo, l’Amministrazione ha impugnato la sentenza del Consiglio di Stato di fronte alla Corte di Cassazione, circa un anno fa, sostenendo in sostanza che sia viziata da eccesso di potere. gr/AGIMEG