Distacco apparecchi: Rabino (SC), “Mi auguro che le istituzioni dimostrino di essere rigorose e attente”

“Ringrazio il sottosegretario Baretta e prendo atto dei suoi chiarimenti, delle sue prime risposte, mi fa piacere che questa vicenda abbia fatto emergere, se non altro, la necessità di intervenire anche normativamente perché lei stesso ha riconosciuto che c’è una lacuna nella regolamentazione della disciplina autorizzatoria di vigilanza e di controllo dell’ADM, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sul gioco e sui concessionari. Prendo atto che si è aperto un contenzioso, perché davvero tutto si può dire, tutto si può dismettere e rimettere in funzione, ma farlo il 29 dicembre e rimettere in movimento tutto passato Capodanno desta davvero qualcosa di più di un semplice sospetto e non rientra nelle normali e tradizionali attività di rinnovo del parco macchine che un’azienda, un’impresa può mettere in campo nel corso di un anno di esercizio, nel corso di un anno sociale”. E’ la replica dell’on. Rabino (SC) al sottosegretario al MEF, Baretta, che venerdì in Aula alla Camera ha fornito dei chiarimenti in merito a un’interpellanza urgente presentata dallo stesso deputato di Scelta Civica su presunte dismissioni di VLT. “Voglio anche dirle che non è un caso se nei giorni scorsi, nelle settimane scorse l’associazione di categoria dei concessionari, la ACADI, ha espulso la Sisal da questa associazione per comportamento non etico, evidentemente c’è qualcosa di più che, ripeto, di una semplice operazione di rottamazione dei macchinari nella rete di vendita di Sisal. Voglio anche ricordare – mi fa piacere la sua proattività nei confronti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli – che ahimè, undici anni or sono, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli nella figura del suo responsabile attuale degli affari legali, dottor Volpe, ebbe ad avere un atteggiamento troppo favorevole nei confronti della Sisal nel senso che fu firmata una proroga della concessione del Superenalotto senza indire alcun bando di gara pubblico, come previsto dalla legge” ha detto ancora Rabino. “La proroga venne prontamente impugnata con successo da un operatore internazionale, il Consiglio di Stato annullò la proroga e il Ministero dell’economia e delle finanze fu costretto a indire una vera gara nell’anno 2006, due anni dopo. Nel frattempo a causa della proroga indebitamente concessa a Sisal la Corte dei conti accertò un danno erariale di 70 milioni di euro. Questo perché la indebita proroga era stata concessa a condizioni molto più favorevoli rispetto a quelle rettificate del bando di gara europeo, quindi la Sisal per il biennio 2004-2006 aveva goduto di condizioni molto più favorevoli. Mi auguro che questo episodio non abbia a ripetersi e che lo Stato, le istituzioni pubbliche dimostrino in questa vicenda di essere molto rigorose, molto attente e soprattutto di avere la capacità di andare fino in fondo”, ha poi concluso. im/AGIMEG