ANCI, Cairoli (Gtech), Necessario mantenere una rete diffusa sul territorio, per non perdere il contatto con il giocatore e non favorire l’illegale

“Il quadro normativo italiano in materia di giochi non è carente ,è disorganico”. E’ quanto ha detto Fabio Cairoli, direttore generale di Gtech, nel corso della tavola rotonda “Gioco responsabile e territorio: realtà e utopia” che la compagnia ha organizzato nel corso della XXX Assemblea Anci che si sta svolgendo alla Fortezza da Basso di Firenze. “La normativa italiana” ha spiegato ancora Cairoli, “è frutto di interventi effettuati nel corso di 40 anni, spesso dettati dalle esigenze del momento, senza tenere in considerazione la visione di insieme”, auspicando quindi che grazie alla delega fiscale si effettui un’operazione di riordino. Cairoli ha quindi sottolinesato che per quanto riguarda il fenomeno della ludopatia, “Gtech può contrubuire fornendo la propria conoscenza del territorio e dei giocatori”. Per Cairoli, inoltre, è necessario “mantenere una rete sul territorio abbastanza diffusa che garantisca il contatto con il giocatore. In altre parole, se la rete venisse compressa eccessivamente, si finirebbe con il favorire la rete illegale, che finirebbe con il colmare i vuoti”. Il direttore generale di Gtech ha quindi ricordato l’impegno della compagnia nel contrasto alla dipendenza da gioco. Tra le varie iniziative, la collaborazione alla ricerca “Giocare Sicuro”, insieme a Fondazione Sussidiarietà, Sisal, Acadi, associazione Giochi e Società; la collaborazione avviata con l’Università La Sapienza e Ipsos per monitore in maniera continuativa il fenomeno del gioco problematico (la ricerca è stata condotta tra il 2008 e il 2010, e aggiornata nel 2013); il sostegno alla help line attivata da Federserd (che in 42 mesi di attività ha registrato 85mila visite del sito e circa 21mila contatti telefonici; circa 7.500 situazioni uniche sono state classificate come problematiche); il corso di e-learning (avviato con la fondazione SiLabs) per strutturare e sistemare la formazione della rete di punti vendita. In particolare il corso ha tra gli obiettivi principali la prevenzione del gioco minorile. Sono poi state realizzate tre versioni di training, rivolte a retailer generalisti, a operatori di sala vlt, e ai dipendenti. gr/AGIMEG