Alberto Giorgetti (Forza Italia) ad Agimeg: “La ripartizione del gettito derivante dai giochi dovrebbe riguardare anche i comuni. Il divieto assoluto della pubblicità favorirebbe gli operatori illegali”

“Se si crede ancora nel modello concessorio allora è necessario muoversi di conseguenza dal punto di vista politico: è questa la filosofia che deve guidare tutti gli interventi che riguardano la materia dei giochi”. Lo ha dichiarato ad Agimeg il vicepresidente della commissione Finanze alla Camera Alberto Giorgetti . Il parlamentare di Forza Italia ed ex sottosegretario all’Economia con delega ai giochi ha sempre tenuto una posizione molto critica nei confronti dell’attuale Governo. La delusione è stata rafforzata in particolare dalla mancata linea comune tra gli enti locali e l’esecutivo per quanto riguarda i giochi. “Lo Stato – spiega – non hai mai fatto valere la propria riserva di legge rinunciando a impugnare gli ordinamenti locali. Un grande errore, come quello di non trovare una soluzione per questo contrasto. Il mio parere è che sia necessario dare ai comuni un ruolo importante nella ripartizione del gettito che è in grado di garantire questo settore, nella pianificazione delle nuove sale (ancor più di quelle già esistenti) e nel controllo costante del territorio. Sarebbe un intervento forte per contrastare chi ha scelto di operare senza rispettare il sistema concessorio. Una nuova sanatoria invece sarebbe la via sbagliata: bisogna insistere con l’intervento legislativo”. Un tema caldo è quello della pubblicità. E’ giusto limitarla? “Anche in questo caso – spiega – il modello concessorio ci suggerisce di tutelare i giocatori che devono essere in grado di capire quali sono gli operatori legali e allo stesso tempo bisogna garantire chi ha partecipato a gare pubbliche investendo e creando imprese. Il blocco totale della pubblicità porterebbe giovamento solo a chi opera illegalmente”. E sulla riproposizione dell’intervento che farebbe passare la tassazione sul margine, già previsto nel decreto delega bocciato a giugno scorso, nella prossima legge di Stabilità, Giorgetti dichiara che: “si tratterebbe di un’innovazione che condivido e che porterebbe a un a situazione di maggiore equità fiscale”.