Affari & Finanza (Repubblica), Cannarsa (pres. Sogei): “Il controllo del settore è migliore del far west, sistema italiano unico al mondo”

Su Affari & Finanza, l’inserto economico di Repubblica oggi in edicola, nuovo approfondimento dedicato al settore del gioco. Questa settimana occhi puntati su Sogei, la società di Information and Communication Technology del ministero dell’Economia e delle Finanze. Nata nel 1976 e affidata a un pugno di ingegneri, contava 40 dipendenti; nel 1998 è chiamata a trasformarsi nella porta tecnologica dove far transitare quella porzione di gioco legale strappata giorno dopo giorno alla criminalità. “In quell’estate – racconta nel suo intervento Fabio Felici, direttore di Agimeg – il ruolo di Sogei fu decisivo per garantire un passaggio non traumatico e trasparente da quello che può essere considerato il far west del gioco, a una gestione industriale del settore”. Oggi ha ben 2.200 addetti ed è considerata un gioiello dell’amministrazione pubblica, che svolge un ruolo delicato con gran rigore. “Quanto fatto da Sogei in questi anni è la prova che il controllo del gioco da parte dello Stato è migliore del far west”, sottolinea nella sua intervista Cristiano Cannarsa, da cinque anni presidente e a.d. di Sogei, considerato tra i più brillanti manager della pubblica amministrazione italiana. I protocolli tecnologici italiani del gioco online rappresentano un caso di eccellenza riconosciuto a livello internazionale; a questo proposito Cannarsa rileva che “la vera svolta è sicuramente arrivata con l’Anagrafe dei Conti di Gioco che, a partire dal 2011, ha centralizzato il controllo di tutti gli account online. Questo significa che in Sogei affluiscono i dati anagrafici dei giocatori, di cui viene controllata la correttezza e, tramite il collegamento con l’Anagrafe Tributaria, verificata la maggiore età e l’effettiva esistenza in vita. Un sistema pressoché unico al mondo, che opera 24 ore su 24 e che registra ogni singolo accesso dei giocatori. Ed è proprio in base a queste considerazioni che se si dovesse arrivare a unmercato del gioco a marchio Ue, con la liquidità internazionale condivisa, sono convinto che Sogei non avrebbe difficoltà a trasformarsi in capofila della gestione di un’eventuale piattaforma europea”. Il focus a cura di Gianluca Moresco è dedicato alla liquidità internazionale: si pensa a un unico mercato del gaming all’interno dell’Unione europea e l’Italia si candida a fare da capofila grazie a tecnologie di qualità degli ingegneri della sua società attiva nel settore, la Sogei appunto. Tutto quello che c’è da sapere sulla filiera, con dati e stime elaborati da Agimeg. dar/AGIMEG