ACRI, Ridefinizione dei consumi è ormai strutturale. Crollano acquisti d’impulso, come giochi e lotterie

L’Acri – l’organizzazione che rappresenta le Casse di Risparmio Spa e le Fondazioni di Origine Bancaria  – celebra domani, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’89esima Giornata Mondiale del Risparmio. L’edizione di quest’anno si terrà a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria in Piazza della Cancelleria 1, e sarà dedicata al “Risparmio volano della ripresa produttiva”.  Per l’occasione l’Acri ha condotto il consueto sondaggio per monitorare le abitudini di consumo degli italiani. E osserva quindi, “Per le famiglie italiane la ridefinizione dei consumi è ormai strutturale. Il periodo pre-crisi è considerato lontano e ora una razionalizzazione delle spese è divenuta sistematica, sia tra le famiglie colpite dalla crisi sia tra quelle che non hanno sperimentato particolari problemi: consumare più del necessario non è più un elemento per distinguersi in meglio, anzi. Si riducono quindi gli acquisti d’impulso (emblematico il caso di giochi e lotterie); si contraggono le scorte; le spese voluttuarie si concentrano in pochi momenti dell’anno. Come già intravisto nelle passate edizioni dell’indagine, questo nuovo paradigma di consumo sembra ora dominare ogni categoria merceologica e è trasversale rispetto alle classi sociali. Il consumatore è oggi più selettivo, si informa maggiormente, evita gli acquisti avventati. Less is more, sembrano consolarsi gli Italiani”. In particolare, per quanto riguarda i giochi e le lotterie, nell’indagine si sottolinea che “ci sono poi degli ambiti ove, pur essendo la maggior parte dei consumatori stabili, nel senso che i consumi non sono stati né ridotti né incrementati, il saldo tra coloro che li hanno ridotti rispetto a quelli che li hanno incrementati è fortemente negativo. In particolare registriamo un saldo negativo di 30 punti percentuali nella cura della persona, capelli e bellezza (era -31% nel 2012), di -31 nei giochi e nelle lotterie (era -35 % nel 2012) di 26 punti nel settore dei libri giornali e riviste di 20 nell’elettronica e elettrodomestici”. Anche “i pochissimi il cui tenore di vita è migliorato hanno molto ridotto le spese per ristoranti e pizzerie, cinema, teatro e concerti; questi però hanno mantenuto costanti quelle per i viaggi e le vacanze, hanno incrementato le spese per vestiti e accessori, ma ridotto quelle per la cura della persona. Hanno ridotto pesantemente giochi e lotterie e aumentato quelle per l’auto, per la casa e, soprattutto, per telefonia e elettronica che – insieme ai viaggi – sembrano rappresentare il vero ‘piccolo lusso’ dell’era attuale”. In termini assoluti, il 26% degli intervistati sostiene di aver ridotto di molto la spesa in giochi e lotterie, il 7% di averla ridotta leggermente. Per  il 65% le abitudini di spesa per i giochi sono rimaste sostanzialmente invariate, per il 2% sono leggermente aumentate. In generale, la spiccata tendenza al risparmio in questo ambito è trasversale e riguarda tutte le fasce di età e tutti le classi sociali. rg/AGIMEG