“Le argomentazioni proposte dall’appellante meritano l’approfondimento proprio dell’esame nel merito con particolare riferimento alla dedotta questione di legittimità costituzionale della legge regionale della Liguria 2012, n. 17”. Con questa motivazione il Consiglio di Stato ha accolto in parte il ricorso intentato da una sala giochi di La Spezia aperta nelle vicinanze di una scuola.
Il Consiglio di Stato non ha riformato l’ordinanza del Tar Liguria – il giudice di primo grado a inizio ottobre sempre in sede cautelare aveva confermato l’ordine di chiusura emesso dal Comune – spiegando che in questa fase “debbano essere condivise le argomentazioni svolte dal primo giudice in relazione alla comparazione dei danni rispettivamente prospettati dalle parti”. Il refimento è al passaggio dellordinanza del Tar Liguria in cui si afferma che “nel bilanciamento degli interessi proprio della presente fase cautelare, (prevalgono, NdR) le finalità pubbliche di prevenzione sociale sottese alle disposizioni sulle distanze minime dai luoghi sensibili”
Palazzo Spada quindi ha accolto la domanda cautelare affinché “la presente ordinanza sia trasmessa, a cura della Segreteria, al Tribunale amministrativo della Liguria per la sollecita fissazione dell’udienza di merito”. gr/AGIMEG
