Il Comune di Milano reagisce immediatamente alle sentenze con cui mercoledì scorso il Tar Lombardia ha bocciato il distanziometro per le sale scommesse e “si prepara a presentare ricorso in Consiglio di Stato”. Il giudice di primo grado “accogliendo le richieste di alcuni esercenti, ha bocciato il comma 7 dell’articolo 13 del Regolamento Edilizio, secondo cui non si possono aprire nuove sale scommesse a meno di 500 metri da luoghi sensibili quali scuole, centri anziani ed ospedali” precisa il Comune, spiegando che con quella norma si intende “contrastare i rischi della ludopatia per la salute delle persone, particolarmente per le fasce più deboli della popolazione, e per il decoro e la sicurezza del territorio. Palazzo Marino può già vantare importanti risultati nella battaglia contro le slot machine, riconosciuti dagli stessi giudici amministrativi, e continuerà ad impegnarsi anche sul fronte delle sale scommesse, nella convinzione che le caratteristiche e dinamiche psicologiche del gioco d’azzardo patologico siano le stesse, che si tratti di Vlt o di centri per scommettere”. lp/AGIMEG