Newslot, Sapar a colloquio con la Regione Lombardia: ”Modificare logo ‘No Slot’ e FAQ su concessionario e gestore: basta colpire unica forma di gioco e unico attore della filiera”

Concertazione e dialogo con le amministrazioni della Lombardia per far comprendere la realtà del settore gioco e le conseguenze che le normative locali e regionali stanno portando alle numerose aziende del comparto presenti sul territorio. L’Associazione Sapar, che sta lavorando alacremente con le amministrazioni locali, dopo l’incontro con il Comune  di Milano della scorsa settimana, è stata ricevuta da alcuni rappresentanti della Regione Lombardia. All’incontro – si legge in una nota – che si è svolto in un clima cordiale e sereno, hanno partecipato il presidente della delegazione  Lombardia, Ing. Massimo Roma, il Segretario Nazionale Dott. Corrado Luca Bianca, i consiglieri Dott. Alberto Romano e Ing. Barbara Fedeli, e l’Avv. Marcello Ferrari. “L’incontro è stato molto positivo – ha dichiarato il presidente di delegazione Massimo Roma- poiché sono stati affrontati dei temi che avevamo urgenza di chiarire, come quello relativo alle FAQ presenti sul sito della Regione Lombardia,  che necessitano di chiarimenti e rettifiche per inesattezze relative alla terminologia utilizzata, soprattutto perché si confonde la figura del concessionario con quello del gestore, cosa che limita la libertà di fare impresa del gestore stesso. Abbiamo quindi fornito documentazione ufficiale (Ministro Lorenzin) sui dati dei ludopati in cura presso le ASL, ed abbiamo evidenziato che sia la Legge Regionale che i regolamenti comunali in vigore colpiscono solo una forma di gioco, e così facendo non raggiungono l’obiettivo della tutela del potenziale ludopata in quanto lo stesso, mentre le slot sono spente e/o confinate e quindi discriminate, si sposta su altre forme di gioco ben più aggressive, e quindi pericolose come a mero titolo di esempio on-line ( via smartphone e nn solo ) e Gratta e Vinci. In ultimo abbiamo richiesto di poter partecipare al “Gruppo di lavoro interdirezionale per l’attuazione della disciplina regionale sulla prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP)”. I Rappresentanti Regionali si sono dimostrati propensi ed a breve ci daranno ufficiale risposta.” Anche il Segretario Nazionale Bianca si dice soddisfatto dell’incontro, “soprattutto per la disponibilità dimostrata dalla Regione a far partecipare l’Associazione Sapar al gruppo interdirezionale costituito dall’amministrazione regionale sulle tematiche della ludopatia”. Alberto Romano pone invece l’attenzione sulla questione del logo realizzato dalla Regione: “abbiamo richiesto formalmente che venga modificato il logo “No Slot”, realizzato dalla Regione per unire e rafforzare le azioni messe in campo dalla stessa  Regione Lombardia e le iniziative di contrasto che sorgono e sono condotte sul territorio regionale. Questo logo dimostra che le amministrazioni vorrebbero colpire una sola forma di gioco, dimenticando invece tutte le altre forme che risultano essere anche più dannose per il potenziale ludopata, come dimostrato anche dalla relazione del Ministro Lorenzin,  che abbiamo consegnato agli interlocutori. È necessaria una revisione globale dell’impianto normativo realizzato dai nostri amministratori”. Al consigliere Romano fa eco Barbara Fedeli, la quale sottolinea la “positività dell’incontro, soprattutto perché abbiamo riscontrato una condivisione delle nostre istanze, in particolar modo  per quanto riguarda la rivalutazione della figura del gestore, erroneamente identificato con quella del concessionario. Abbiamo voluto far capire ai nostri interlocutori che anche noi abbiamo diritto a lavorare, e per questo dobbiamo essere messi nelle condizioni di poterlo fare: non è che colpendo le slot si risolve il problema della ludopatia; il potenziale giocatore d’azzardo sarà comunque spinto verso altre forme di gioco, magari anche illegali”. Conclude quindi l’Avv. Ferrari: “Abbiamo esposto alla Regione Lombardia la necessità di porre maggiore attenzione alla terminologia utilizzata nelle FAQ: identificare gestore e concessionario come unico soggetto è un errore non irrilevante, perché di fatto impedisce la libera attività del gestore stesso.  I nostri interlocutori si sono detti disponibili ad approfondire la questione per porre un correttivo volto a differenziare i due attori della filiera”. lp/AGIMEG