Eventi, alla camera il convegno ‘C’è gioco & gioco’. Tutti gli interventi

Binetti (Ap): “La dipendenza riduce libertà personali, gioco deve essere intrattenimento”

“Oggi il gioco non è più un intrattenimento, ma è diventato un punto drammatico: la dipendenza riduce gli spazi di libertà di una persona”. Lo afferma la deputata Ap, Paola Binetti, durante la presentazione del libro ‘C’è gioco & gioco’ alla Camera, ricordando che in tema di gioco d’azzardo “stiamo raggiungendo livelli di allarme”. La deputata fa poi riferimento al disegno di legge fermo in commissione Affari sociali, che lei stessa ha coordinato, che “faceva perno su due aspetti principali: da una parte la responsabilità dello Stato di prendersi cura dei propri malati e dall’altra la responsabilità dello Stato avendone il monopolio”. dar/AGIMEG

 

Giochi, Zappolini (Mettiamoci in gioco): “Pubblicità azzardo va abolita, da oggi al via spot sui treni contro rischi gioco”

“Noi siamo per il divieto assoluto del gioco d’azzardo, senza se e senza ma, per tornare a dare credibilità alle istituzioni”. E’ quanto ribadisce don Armando Zappolini, coordinatore della campagna ‘Mettiamoci in gioco’ durante la presentazione di un libro alla Camera. Zappolini invita il governo ad “affrontare la sfida educativa” legata alla materia, partendo proprio “da oggi, in cui partiranno sui treni Frecciarossa spot per evidenziare i rischi del gioco d’azzardo. Noi siamo pronti a metterci la faccia”, sottolinea. dar/AGIMEG

 

Giochi, Iori (Conagga): “Trovare punto in comune tra le parti, aziende sono operatori legali”

 

I concessionari che operano nel settore dei giochi “non sono altro che aziende legali che operano sul territorio”. Lo afferma il presidente di Conagga, Matteo Iori, durante la presentazione di un libro alla Camera, invitando le parti a “trovare punti in comune. Sull’azzardo non è possibile dividere il mondo tra buoni e cattivi, morali e immorali, bianco e nero”. Iori infatti propone “un lavoro comune con coloro che gestiscono il mercato, con la possibilità di continuare a fare giochi ma con un’attenzione particolare verso le fasce più deboli”. dar/AGIMEG

 

Giochi, Angelozzi (Acadi): “Diminuire offerta, ma mantenere sanzioni. Servono regole chiare”

 

“Non c’è alcun problema dal nostro punto di vista” in tema di pubblicità. “Noi siamo per la riduzione dell’offerta di gioco, il problema però non è solo la quantità ma la legalità dell’offerta”, che penalizza gli operatori e i giocatori stessi. Lo afferma il presidente di Acadi, Guglielmo Angelozzi, durante la presentazione di un libro alla Camera, spiegando che “il decremento dell’offerta va accompagnato da una evoluzione tecnologia, per intervenire in maniera più incisiva su alcuni punti. Questa evoluziona va accompagnata da una chiara regolamentazione. Non possiamo continuare ad attendere, servono regole chiare”. dar/AGIMEG

 

Giochi, Pucci (Sistema Gioco Italia): “Settore a rischio estinzione, c’è pericolo finisca in mano criminalità”

 

“Oggi il settore del gioco legale è a rischio estinzione”. Lo afferma il vice presidente di Sistema Gioco Italia, Massimiliano Pucci, durante la presentazione di un libro alla Camera, domandandosi ironicamente “se il gioco va eliminato in toto, come proposto dall’Italia dei Valori. Noi dobbiamo essere franchi: abbiamo davanti un ulteriore altro miliardo da pagare (con la legge di Stabilità 2016, ndr), con molti operatori ancora in affanno per la seconda rata” della Stabilità 2015. Il manager sottolinea che “lo stress fiscale spinge le aziende a chiudere, favorendo soprattutto in alcune aree la criminalità. C’è il pericolo che alcune aziende possano andare verso l’illegalità”. dar/AGIMEG

 

Giochi, Ughi (Agisco): “Stato pensa a introiti più che a stipula regole comuni”

“Lo Stato dice di tenere il monopolio (dei giochi, ndr) e poi lo perde” nella trattativa con gli enti locali. Lo afferma Maurizio Ughi, vice presidente di Agisco, durante la presentazione di un libro alla Camera, sottolineando che “al momento lo Stato non è in grado di fare regole comuni”. Parlando del dibattito che accompagna la legge di Stabilità, Ughi rileva “un’attività di difesa degli introiti pubblici, piuttosto che il tentativo di stabilire un vero codice di giochi”. dar/AGIMEG