Giochi, nel secondo trimestre del 2015 calano i contenziosi tributari avviati nei confronti dell’ADM

Sono calati del 23,32% i contenziosi tributari avviati nei confronti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel secondo trimestre dell’anno, il che si traduce in 156 in meno rispetto a un anno fa. E’ quanto rende noto il Ministero dell’Economia nel Bollettino Trimestrale sui Contenziosi Tributari. Calano anche il numero di appelli (-3,17%, pari a -9 ricorsi) intentati nei confronti dell’ADM nel corso del trimestre. In appello, Dogane e Monopoli sono l’ente impositore che vanta il maggior numero di successi: ottiene ragione nel 59,84% dei casi, per un valore economico è di 48,75 mln di euro (pari al 58,86% del valore complessivo delle controversie contro lo stesso Ente).

Complessivamente, e controversie tributarie pendenti al 30 giugno 2015 ammontano a 559.219, in diminuzione dell’8,12% rispetto alla stessa data dell’anno precedente, a conferma di un trend iniziato dal mese di giugno 2012. Nel periodo aprile – giugno 2015 sono state definite 80.912 controversie, in lieve diminuzione (- 0,72%, pari a -589 ricorsi) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nel trimestre in esame i ricorsi pervenuti in entrambi i gradi di giudizio sono stati 69.686, con un incremento del 9,42% (pari a +5.999 controversie) rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente.

Per quanto riguarda l’esito delle controversie nel periodo in esame, di fronte alla Commissioni Tributarie Provinciali, gli enti impositori ottengono completamente ragione in circa il 45%, per un valore complessivo di 2.585,69 milioni di euro; i giudizi completamente favorevoli al contribuente sono stati pari al 33%, per un valore di 2.428,50 milioni di euro, mentre i giudizi intermedi sono stati circa il 10%, per un valore complessivo di 701,09 milioni di euro. Presso le Commissioni Tributarie  Regionali, invece, la percentuale delle cause concluse in modo del tutto favorevole all’Ente impositore è stata di circa il 45%, per un valore complessivo pari a 1.364,28 milioni di euro, quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata pari a circa il 40%, per un valore complessivo di 1.262,61 milioni di euro, mentre i giudizi intermedi sono stati circa il 9%, per un valore complessivo di 638,89 milioni di euro. lp/AGIMEG