Giochi, Paddy Power e Betfair verso la fusione. Il nuovo soggetto varrà 5 miliardi di sterline

Paddy Power e Betfair hanno siglato un accordo di principio per una possibile fusione, l’operazione se conclusa darebbe vita a un soggetto con una capitalizzazione di 5 miliardi di sterline. Lo hanno annunciato le stesse compagnie con un comunicato congiunto, spiegando che gli azionisti Paddy Power controlleranno il 52% del nuovo gruppo. Inoltre, prima del completamento dell’operazione, gli azionisti PAddy Power riceverebbero un dividendo speciale di 80 milioni di euro. “L’operazione darà vita a uno delle maggiori compagnie di giochi e scommesse a livello mondiale. Consentirà a entrambe le compagnie di consolidare la propria posizione, e di realizzare sinergie, un bacino di utenza maggiore e di aumentare il profitto degli azionisti”. rg/AGIMEG

 

Giochi, con la fusione Paddy Power-Betfair ricavi per oltre 1 miliardo di sterline. In Europa i brand resteranno separati

 

“La fusione tra Paddy Power e Betfair consentirà di dare vita a un soggetto con ricavi per oltre 1 miliardo di sterline l’anno, e sarà uno dei leader mondiali del settore del gioco” ha commentato il Ceo di Betfair Breon Corcoran . I due soggetti attualmente hanno business complementari e operano in buona parte dei casi in mercati differenti. In Europa manterranno i due brand, utilizzandoli in maniera “distintiva e complementare”. Già disegnato l’organigramma del nuovo soggetto: l’attuale presidente di Paddy Power Gary McGann diventerà presidente, mentre il Ceo di Betfair Corcoran diventerà Ceo. Andy McCue, CEO di Paddy Power assumerà i ruoli di chief operating officer e di direttore esecutivo; Alex Gersh, CFO di Betfair, assumerà le cariche di CFO e direttore esecutivo. Le sinergie sui costi e sui ricavi rifletteranno la natura complementare dei due business e beneficeranno delle maggiori scale. “Le discussioni proseguono sugli altri termini della fusione” spiegano ancora i due direttivi. “La fusione è soggetta a una serie di condizioni, tra cui il completamento delle due diligence. Le parti inoltre hanno il diritto di rinunciare a queste condizioni e, con l’accordo della controparte, di avanzare un’offerta differente”.rg/AGIMEG