Giochi: distanziometro non applicabile alle sale scommesse. Il CdS respinge le richieste del Comune di Milano contro ctd sanato da Goldbet

La quarta sezione del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto dal Comune di Milano contro una sala Goldbet,  confermando la misura cautelare disposta in primo grado dal Tar Lombardia concernente diffida apertura di un esercizio sala giochi. La pronuncia è relativa al all’applicazione del distanziometro, ovvero le norme regionali e comunali che vietano l’apertura di sale da gioco entro una certa distanza dai luoghi sensibili.Il Tar aveva affermato che il distanziometro si applicasse alle sole sale slot, ma non alle agenzie di scommesse, accogliendo le tesi degli operatori. Il Comune ha quindi presentato ricorso, chiedendo oggi di sospendere provvisoriamente le sentenze.
Nelle motivazioni dei giudici si legge che “Ritenuto che la decisione cautelare gravata costituisca, allo stato della legislazione regionale vigente e della giurisprudenza, un equo contemperamento degli interessi in rilievo tale da non vanificare l’impegno economico del privato, da un lato, e le esigenze dell’amministrazione dall’altro, consentendo, fino alla decisione del merito sulla complessa questione della legittimità delle previsioni normative locali, l’esercizio delle sole “sale scommesse”. lp/AGIMEG