Giochi: l’acquisizione di Cogemat da parte di Snai è solo l’ultima di un processo di concentrazioni di aziende iniziato 8 anni fa e che potrebbe avere un’ulteriore accellerazione

La fusione di Gtech con il colosso internazionale Igt, e l’acquisizione di Cogemat da parte di Snai sono solo le ultime concentrazioni che hanno riguardato gli operatori del gaming italiano. A partire dal 2008, infatti sono state portate a termine una serie di acquisizioni che hanno interessato soprattutto i segmenti delle scommesse e dell’online. L’accordo tra Gtech e Igt ha dato vita a un colosso – International Game Technology Plc – con più di 6 miliardi di dollari di ricavi e oltre 2 miliardi di dollari di Ebitda; l’operazione è stata portata a termine il 7 aprile scorso, con il nuovo soggetto che ha debuttato alla borsa di New York. Gtech ha portato in dote tutte le controllate (in particolare Gtech Interactive) e le partecipate. Quello tra Snai e Cogetech – la concessionaria controllata da Cogemat – è un vecchio amore: l’acquisizione era giunta a uno stadio avanzato nel 2011, ma si arrestò quando la Corte dei Conti condannò entrambe le compagnie – insieme alle altre 8 concessionarie storiche delle newslot – per i ritardi sofferti nell’allestimento della rete. Adesso che la vicenda è stata definitivamente conclusa – le due concessionarie hanno aderito alla sanatoria tra il 2013 e il 2014 – l’operazione è tornata in auge. Il nuovo soggetto avrà un ruolo di spicco in particolare nei segmenti degli apparecchi e delle scommesse. Le concentrazioni in Italia sono iniziate nel 2008, a testimonianza del fatto che il mercato dei giochi fosse ormai diventato maturo. Le prime operazioni si sono avute nel settore delle scommesse: nel luglio 2008 Intralot concluse acquisì la rete di agenzie di William Hill-Codere Italia per 5,5 milioni di euro. Significativo il fatto che il colosso inglese abbia abbandonato il mercato delle scommesse a terra, e attualmente opera solo online. Quasi contestuale il via libera dall’Antitrust a Lottomatica per l’acquisizione dell’intero capitale di Toto Carovigno S.p.A. – titolare del marchio Totosì, e di altri quattro rami d’azienda – un’operazione da 41 milioni di euro. Nel 2010 Cogetech SpA ha acquisito il 100% del capitale sociale di Ladbrokes Italia per 5,25 milioni di euro. In questo caso l’altro colosso inglese ha abbandonato interamente il mercato italiano. Pochi mesi dopo, il service provider Microgame S.p.A. ha rilevato il 100% della Nuova PianetaScommesse S.r.l. Per quanto riguarda l’online, l’operazione più significativa è stata l’acquisizione, a fine 2009, di Gioco Digitale da parte di Bwin. Il corrispettivo è stato versato in parte in contati – 50 milioni di euro – e in parte in azioni – 2,3 milioni di titoli. Nel segmento degli apparecchi, invece, l’operazione di maggior rilievo è stata l’acquisizione di G.Matica da parte di Novomatic. Ma sotto questo profilo, Novomatic è molto attiva sia a livello internazionale che in Italia: da noi tra il 2014 e il 2015 ha acquisito anche So.Ge.M.A e Euromat. Anche il mercato internazionale del gaming è in continuo fermento. L’operazione più importante effettuata negli ultimi anni è l’acquisizione da parte della canadese Amaya di Rational Group, la compagnia che controlla le due poker room virtuali più importanti al mondo: PokerStars e Full Tilt Poker. L’operazione è stata conclusa nella primavera 2014, e ha avuto un valore di 4,9 miliardi di dollari. Nel 2011, invece, è stata completata la fusione tra bwin e Partygaming. Il nuovo soggetto – bwin.party – peraltro potrebbe essere rilevato a breve da GVC Holding o da 888. In Gran Bretagna in questi giorni si sta invece discutendo la fusione di Ladbrokes e Gala Coral, il nuovo soggetto controllerebbe circa 4.000 delle 9.000 agenzie di scommesse inglesi – diventando ilo primo operatore a terra – e il 10% del mercato online – sarebbe il terzo operatore dopo William Hill e Bet365. William Hill ha invece provato a acquisire 888, ma l’offerta è stata definitivamente respinta nel febbraio scorso. ” E’ plausibile che in futuro il processo di fusioni e concentrazioni nel mercato del gaming italiano subisca un’accelerazione. Il segmento potenzialmente più interessato è quello degli apparecchi, sia a causa delle leggi regionali di contrasto al gioco, sia dall’eventuale legge nazionale che dovrebbe trovare la sintesi”. E la previsione che fa a Agimeg Giovanni Carboni – Managing Partner di Carboni&Parners e fondatore di EGLA, European Gambling Lawyers and Advisors. Il decreto delegato sui giochi – naufragato definitivamente a fine giugno – prevedeva una riduzione della rete delle slot di circa 80-100mila apparecchi, per trovare una posizione di equilibrio con quelle regioni che negli ultimi anni stanno cercando di arginare la diffusione del gioco. Anche se – come sottolinea Carboni – “una legge nazionale sul gioco al momento sembra lontana”, la soluzione del taglio delle macchine potrebbe tornare in auge, e potrebbe determinare anche una riduzione del numero di operatori. Secondo Carboni, inoltre, “fusioni e concentrazioni sono probabili anche in altri segmenti. Per alcuni bisognerà vedere come verranno definite la normativa e i futuri bandi dei giochi che vanno in scadenza. Per altri, come nel caso del gioco online si tratta di un trend già avviato”. Lo stesso fenomeno, oltretutto, si sta verificando anche nel mercato internazionale. “Si tende verso una semplificazione del mercato: come in altri settori che si avviano a una maggiore maturità, gli operatori cercano economie di scala e di scopo maggiori attraverso il processo di merging. Inoltre, gli operatori che si trovano su scacchieri diversi hanno maggiori possibilità di fare portafoglio e di sopportare le crisi e le difficoltà che si possono presentare su singole aree”. E sull’acquisizione di Cogemat da parte di Snai “è un’operazione particolarmente importante dal momento che riguarda più segmenti. Inoltre – conclude Carboni – era già stata avviata e portata a uno stadio avanzato alcuni anni fa, poi venne rinviata – quando era già vicina alla conclusione – a causa delle condanne in primo grado”. rg/AGIMEG