Delega, senza riordino del settore giochi mancate entrate erariali per 2 miliardi di euro

La rinuncia all’esercizio della delega sul gioco pubblico potrebbe costare allo Stato fino a 2 miliardi di minor gettito nell’arco dei prossimi due anni. In una nota inviata a Palazzo Chigi, infatti, si evidenziano i rischi che corrono le casse pubbliche con la mancata definizione dei rapporti tra regole comunali e regole nazionali alla base della mancata presentazione dello schema di decreto legislativo messo a punto dal ministero dell’Economia. A partire, ad esempio, dai 35o milioni a rischio attesi dalla gara sulle scommesse sportive. Il conto è presto fatto. Il bando sulla carta – riporta oggi Il Sole24 Ore – dovrebbe interessare 15mila punti vendita, ma ipotizzando che si rinnovino concessioni per 10mila punti a 35mila euro ecco che la perdita di gettito toccherebbe, come detto, i 35o milioni. Senza la certezza delle regole sul gioco (distanze, contrasto ai Ctd, regole statali e comunali, eccetera) la gara potrebbe andare deserta e far scappare anche gli investitori esteri (eppure in Parlamento c’è il Dlgs sull’intemazionalizzaazione delle imprese per attrarre nuove imprese). lp/AGIMEG