Scommesse sportive, Unione Europea stanzia 870 mila euro per progetto pilota contro match-fixing

“Garantire la correttezza delle scommesse sportive, ridurre la corruzione nello sport e impedire che il gioco d’azzardo sia utilizzato per finalità criminali”. Sono questi i punti chiave del progetto pilota riguardante “Nuovi meccanismi integrati di cooperazione tra attori pubblici e privati per identificare i rischi legati alle scommesse sportive” pubblicato in Gazzetta Europea nell’adozione definitiva del bilancio generale dell’Unione Europea per l’esercizio 2015. Nel 2014 il progetto ha visto un impegno per 2 milioni di euro ed un pagamento di un milione. Per il 2015, gli stanziamenti previsti sono di  oltre 870 mila euro. Lo stanziamento è “destinato a coprire la liquidazione di impegni assunti in esercizi precedenti nell’ambito del progetto pilota. Le combine – si legge nel commento al progetto – sono una grave minaccia per l’integrità dello sport e possono rappresentare per le organizzazioni criminali un modo per riciclare denaro. Gli obiettivi del progetto pilota sono garantire la correttezza delle scommesse sportive, ridurre la corruzione nello sport e impedire che il gioco d’azzardo sia utilizzato per finalità criminali. Occorre mettere insieme diverse competenze ed esperienze per definire nuovi meccanismi integrati che potrebbero richiedere la cooperazione tra autorità preposte dell’applicazione della legge, operatori dei servizi di scommesse online e offline, organizzazioni del settore del gioco d’azzardo, federazioni sportive, autorità preposte a regolamentare il gioco d’azzardo, club sportivi e atleti. Una maggiore condivisione delle informazioni tra soggetti privati e autorità preposte all’applicazione della legge, nonché tra le forze di polizia dei vari Stati membri, potrebbe consentire una migliore prevenzione del fenomeno e una risposta più rapida in caso di attività sospette, sia a livello nazionale che a livello internazionale”. Le azioni previste per l’attuazione del progetto sono “raccogliere e analizzare le informazioni da fonti qualificate: operatori dei servizi di scommesse online e offline, organizzazioni del settore del gioco d’azzardo, federazioni sportive, autorità preposte a regolamentare il gioco d’azzardo nonché autorità preposte all’applicazione della legge; elaborare indicatori di rischio utilizzati a livello sia nazionale che unionale; valutare le potenziali minacce relative alle scommesse sportive; intensificare la cooperazione e rafforzare la condivisione delle informazioni tra operatori privati e forze di polizia nonché fra le autorità preposte all’applicazione della legge dei vari Stati membri; individuare, anche attraverso il monitoraggio dei media, di Internet e dei social network, le manifestazioni sportive sulle quali si potrebbe appuntare l’attenzione di atleti corrotti e/o criminali per eventuali combine; segnalare a tutte le parti interessate i rischi specifici di combine attraverso la divulgazione di informazioni in maniera appropriata e tempestiva; sostenere le autorità competenti nelle indagini intraprese, se necessario sia a livello sportivo che a livello penale; creare gruppi di lavoro o tavole rotonde a livello nazionale per promuovere gli scambi di opinioni tra le parti interessate e le migliori prassi; istituire meccanismi per la segnalazione anonima a punti di contatto nazionali”. lp/AGIMEG