Slot, Fed.Naz. Gioco Pubblico: “il decreto attuativo dell’ADM sulla Stabilità deve evitare lo scontro tra concessionari e gestori”

“Dopo l’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2015, la Federazione Nazionale Gioco Pubblico ha compiuto un’attenta analisi delle nuove norme che riguardano il settore del gioco. Sono state organizzate numerose riunioni con le associazioni federate per orientarle a una corretta applicazione delle disposizioni, oltre ad acquisire il parere di esperti giuristi”. Da entrambe le parti, si sono registrate sostanziali convergenze. La legge afferma: ciascun concessionario avrà l’onere di assicurare all’erario un gettito aggiuntivo proporzionale al numero di AWP e VLT collegate alla data del 31.12.2014, il relativo onere finanziario sarà ripartito all’interno della filiera in base a contratti “integrativi” rispetto a quelli in essere. In concreto, occorrerà prevedere un atto aggiuntivo dei contratti sottoscritti che conformi il rapporto economico al diverso regime convenuto tra le parti per il raggiungimento dell’obiettivo fissato dalla legge, il concessionario dovrà ricevere l’intero ricavato delle giocate e ripartire tra gli operatori della filiera quanto di loro competenza in coerenza con gli accordi rinegoziati”. “Così com’è formulata, la norma di legge dà adito a diverse interpretazioni, per cui si auspica che il decreto attuativo del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli faccia chiarezza per evitare una contrapposizione frontale tra gestori e concessionari per quanto riguarda i diversi interessi e le responsabilità: cosa si intende con il termine “apparecchio”. La definizione attualmente in vigore è quella contenuta nei contratti che sono la diretta emanazione della Convenzione esistente con ADM. Si potrebbe perciò pensare che per apparecchio si intenda soltanto quello in esercizio e che produce raccolta. L’equiparazione di due tipologie di apparecchi (AWP e VLT) che hanno caratteristiche tecniche e modalità operative del tutto differenti e delle quali bisognerebbe tener conto nel conteggio del minor compenso” riporta una nota della Federazione. “Il criterio di proporzionalità della raccolta dovrebbe applicarsi anche ai rapporti con l’esercente. Infine, va registrata la deludente conclusione del confronto tra gestori e concessionari. Non si è riusciti a convenire su una soluzione transitoria per mantenere la stabilità della filiera. Stabilità di cui non si è colto l’inestimabile valore”. lp/AGIMEG