Giochi: Basilicata e Piemonte, in vigore con il nuovo anno le leggi regionali anti-ludopatie

Con l’avvento del 2015, sono entrate in vigore nuove leggi regionali che tra le altre misure includono novità nel contrasto alle ludopatie. In particolare si tratta della legge  regionale della Basilicata e di quella piemontese. La legge lucana prevede nuove “Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. La normativa era stata approvata a ottobre scorso e in un recente Consiglio dei Ministri era stata deliberata la non impugnativa del governo. La nuova legge  mira a realizzare una efficace prevenzione e riduzione del rischio legato al gioco patologico, e a contrastarne la dipendenza oltre che assicurare la cura e la riabilitazione delle persone affette da queste patologie. Si prevede il coinvolgimento degli enti locali, delle istituzioni scolastiche, degli enti o aziende del Sistema sanitario regionale, delle associazioni riconosciute e degli enti e aziende, pubbliche o private, operanti nella lotta alle dipendenze del gioco d’azzardo, ma soprattutto dell’Osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d’azzardo, appositamente istituito. In programma anche l’attivazione di una serie di strumenti volti alla salvaguardia dei soggetti più deboli, tra cui il distanziometro  (500 metri) delle sale da gioco da luoghi sensibili, o il divieto di  pubblicità. L’altra legge in questione è quella piemontese. L’ultima riunione del Consiglio Comunale ha, infatti, approvato il Programma per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del gioco d’azzardo previsto nell’ambito del recepimento del Piano nazionale per la prevenzione 2014-2018. Il programma, che si sviluppa su diversi fronti, prevede il coinvolgimento di diverse direzioni regionali, enti locali e il supporto offerto dal terzo settore e dalla società civile in generale ed, inoltre, contempla l’istituzione di un gruppo di lavoro costituito tra vari assessorati e coordinato dalla Direzione Regionale Sanità che elaborerà piani di intervento a livello territoriale e anche di una Consulta Regionale dove esperti e pazienti possano confrontarsi fra loro. In ogni Asl verrà istituito un tavolo tecnico per la pianificazione delle azioni di prevenzione del gioco d’azzardo patologico, quali ad esempio attività formative per gli esercenti, per la Polizia locale e anche per gli operatori sociali.  rg/AGIMEG