Giochi, fusione Gtech-Georgia Worldwide. Zanetti (Mef): “La società titolare delle concessioni per il gioco avrà sede in Italia”

“In relazione all’operazione di fusione di Gtech nella new-co britannica Georgia Worldwide plc occorre ribadire che la società in capo alla quale verrà trasferita la titolarità delle concessioni di gioco, che sarà controllata dalla nuova holding, avrà comunque, da quanto comunicato da Gtech, sede nel territorio nazionale. Resta fermo l’impegno dell’Agenzia delle Entrate di vigilare sul totale rispetto della normativa fiscale italiana. In merito alla asserita “proroga” sino all’anno 2016 delle concessioni relative alla raccolta automatizzata del gioco del Lotto e alla raccolta delle lotterie istantanee, in capo rispettivamente alla società Gtech s.p.a. ed alla società Lotterie nazionali, si segnala che la prima concessione avrà scadenza l’8 giugno 2016 non in forza a un atto di proroga bensì per effetto di una pronuncia giurisdizionale che ha ritenuto fissare in tale data la scadenza dell’originaria concessione rilasciata. La concessione per l’esercizio delle lotterie istantanee, invece, è stata rilasciata per un novennio a seguito della procedura ad evidenza pubblica indetta nell’anno 2009, con decorrenza dal 1 ottobre 2010 “. Questa la risposta fornita in Commissione Finanze alal Camera dal sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, in seguito all’interrogazione di Giovanni Paglia (SEL). Nel question time era stato chiesto di sapere “a quali risultati abbia portato il monitoraggio del Governo e soprattutto cosa abbia intenzione di fare in questo momento di crisi anche sul fronte delle entrate tributarie (al netto dell’IVA, che pagano o consumatori), per evitare che grandi imprese italiane eludano il fisco italiano, soprattutto in seguito alla scelta di grandi gruppi italiani, come Fiat e Gtech, di delocalizzare le proprie attività al fine di trarne considerevoli vantaggi fiscali in Paesi, come Paesi Bassi e Regno Unito, che da tempo oramai praticano apertamente una politica di cosiddetto «dumping fiscale», tanto da aver calamitato entro i propri confini le sedi legali di imprese con attività reale ovvero profitti raccolti in altri Paesi dell’Unione. Il colosso del gioco Gtech avrebbe, a sua volta concluso l’operazione di fusione nella new-co britannica Georgia Worldwide plc; con riferimento a quest’ultima, nonostante abbia esplicitato i fini fiscali dell’operazione di delocalizzazione, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, senza indire una nuova gara pubblica, avrebbe addirittura prorogato fino al 2016 alla stessa società le concessioni governative sui giochi tra i quali la gestione dei Gratta e Vinci”. cz/AGIMEG