Callipo (SALFI): presentato all’On. Capezzone il dossier sulle Agenzie Fiscali. Intollerabile il blocco degli stipendi e degli accessori

Il SALFI, proseguendo nella motivata strategia di fornire alla categoria rappresentata la più ampia tutela possibile, ha oggi, in mattinata, formalizzato un ulteriore passaggio rivendicativo-tutorio presso un prestigioso Organo politico-istituzionale, facendo così seguito, alle pregresse Audizioni in sede parlamentare sul sistema agenziale. L’odierno incontro completa i diversi passaggi del SALFI con i Sottosegretari di Stato del MEF. Il Segretario Generale Callipo, unitamente al Segretario Nazionale del settore Entrate Sempreboni, ha formalmente rassegnato al Presidente on. Capezzone, un articolato “dossier” sul preoccupante “status quo” delle Agenzie Fiscali. Nell’incontro, il Segretario Callipo ha, tra l’altro, evidenziato principali, e non esaustive, richieste di intervento, in particolare, la salvaguardia e rafforzamento dell’autonomia delle Agenzie Fiscali, nelle sue diverse articolazioni, l’intollerabilità del blocco degli stipendi e degli accessori, la “stasi” che si registra nei processi di qualificazione professionale, i “disinvestimenti” sulle diverse strutture dell’Amministrazione Finanziaria, causa tagli lineari e “spending review” ed, ancora, l’urgenza di stabilizzare, prima della fine dell’anno, gli idonei dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, unitamente al decollo e “terminalizzazione” dei concorsi per i tanti funzionari con incarichi dirigenziali, e da ultimo, una “ineludibile” rivisitazione dell’attuale assetto delle Convenzioni Ministero – Agenzie Fiscali. Il Segretario non ha tralasciato di evidenziare l’emblematicità pericolosa dei diversi processi riorganizzativi in atto presso le Agenzie ed un complesso quanto delicato utilizzo della leva del controllo e della vigilanza, nonché disciplinare. Premesso quanto sopra, è stata particolare cura del Segretario Generale focalizzare e sottolineare più volte, al di là della valenza della Delega Fiscale e degli emanandi Decreti delegati, l’urgenza di porre in essere sul sistema agenziale in particolare, e sull’Amministrazione Finanziaria in generale, una doverosa quanto meritata e rispettosa attenzione, atteso che troppi indizi convergono verso un definitivo giudizio dell’esistenza di una classe politica e governativa che, oggettivamente, e forse volutamente, ignora l’incontestabile valore strategico della lotta all’evasione fiscale che, in un Paese culturalmente evasivo, non può essere condotta con successo solo con le norme ma con un personale motivato e fedelmente in linea con la “mission” del sistema. Tutto ciò soprattutto se si contestualizza l’azione agenziale, in un Paese “lacerato” da lunghi anni di crisi economica ed assenza di competitività e modernizzazione. Il Presidente on. Capezzone, dopo aver apprezzato l’intervento del SALFI e le diverse delibazioni effettuate dalla delegazione, ha, condividendo l’analisi del Segretario generale, assicurato che sarà sua cura porre in essere ogni utile iniziativa affinché i decreti delegati o, almeno alcuni, vengano formalizzati quanto prima, garantendo che quelli afferenti, in particolare, alla riforma delle Agenzie Fiscali, saranno oggetto di preventivo, ancorché non vincolante, passaggio consultivo con le OO.SS.. Sulla scorta, quindi, dell’ulteriore tassello tutorio celebrato in data odierna, garantiamo i colleghi che proseguirà, con medesimo spessore qualitativo, l’opera di difesa di una classe di lavoratrici e lavoratori che, lo ripetiamo da anni, non è fonte di costo ma prezioso strumento per il drenaggio delle risorse da destinare al deficitario bilancio statale, dal che la conseguenza che laddove i pubblici dipendenti sono tutti uguali, non è assolutamente vero che siano identici. Rivendicheremo ancora, ed a pieno titolo, la distintività, la peculiarità , la stregicità della nostra funzione costituzionale, oggi più di ieri svolta all’interno di un sistema agenziale non solo moderno ma anche virtuoso. Sulla vertenza salariale abbiamo più volte preteso, anche in altra sede, interventi che ridiano rispetto ad obblighi contrattuali la cui violazione reiterata implica chiari profili di incostituzionalità, sulla cui vertenza abbiamo già proclamato lo stato di agitazione ed attendiamo le determinanti decisioni della nostra Confederazione CONFSAL per le successive azioni di protesta generali a Roma.