Regole regionali sui giochi: Adm scrive al Governo affinché si intervenga a livello normativo e si faccia chiarezza sui “distanziometri”

Il regolatore del mercato italiano del gioco interroga lo Stato regolatore. L’entrata in vigore delle leggi regionali che prevedono restrizioni e divieti di installazione di slot e Vlt in prossimità dei luoghi sensibili, sta generando un quadro di incertezza che coinvolge anche l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’Ufficio Normativo e Affari Legali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha formulato un esplicito invito al Governo affinché si intervenga a livello normativo al fine di riportare chiarezza sulla questione relativa di “distanziometri” previsti dalle leggi regionali e il rispetto di queste norme da parte degli Uffici dell’Agenzia. La norma regionale che limita l’installazione degli apparecchi da gioco alle aree che rispettino una distanza minima dai luoghi sensibili costituisce una norma regionale che il Governo nazionale ha deciso di non impugnare davanti alla Corte Costituzionale. Il che ‘obbliga’ di fatto l’amministrazione a rispettarne le disposizioni. Il problema nasce quando si tratta di definire una linea di comportamento che sia di carattere generale. Disposizioni come quelle prevista dalla legge regionale della Toscana e altri risulta essere piuttosto chiara quando si parla di sale da gioco, meno nel caso di spazi dedicati al gioco o bar. Una puntuale e rigorosa interpretazione delle norme introdotte da alcune Regioni potrebbero includere infatti tutte le tipologie di gioco a vincita tra quelle che non possono essere autorizzati nei locali che non rispettano la distanza minima dal luogo sensibile. E non solo. L’Agenzia delle Dogane non esclude che l’interpretazione della norma possa portare ad estendere il divieto anche agli apparecchi di puro intrattenimento, videogiochi e flipper compresi. lp/AGIMEG