Ddl Ludopatie, nuovo emendamento del relatore su locali di gioco: distanze minime, regolamento comunale e orario giornaliero di apertura non superiore alle otto ore

Ritirati gli emendamenti aggiuntivi che aveva presentato la relatrice Binetti, e decaduti i subemendamenti ad essi riferiti,  nell’ambito del ddl anti-ludopatie in esame presso la Commissione Affari Sociali della Camera. La relatrice del provvedimento, on. Binetti (SC-PI), ha infatti sostituito i propri emendamenti aggiuntivi con un’altra proposta di modifica che ha tenuto conto anche “dei suggerimenti dei colleghi”. Nel nuovo emendamento si specifica che “i comuni sono tenuti ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un regolamento comunale che stabilisce i criteri in materia di ubicazione, di orari di apertura, di caratteristiche logistiche e di funzionamento dei locali in cui si svolge l’attività di gioco con vincita in denaro” e il “regolamento comunale stabilisce altresì i termini entro i quali i locali in cui si svolge l’attività di gioco con vincita in denaro operanti alla data di entrata in vigore della presente legge devono adeguarsi ai suddetti requisiti”. Si ribadisce anche che “l’esercizio di nuove sale da gioco e di nuovi punti vendita in cui si esercita come attività principale l’offerta di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, o non sportivi, e l’installazione di nuovi apparecchi idonei per il gioco lecito”, “sono vietati a una distanza inferiore a 500 metri da scuole di ogni ordine e grado, strutture ospedaliere e residenziali o semiresidenziali operanti nel settore sanitario o socio assistenziale, luoghi di culto, caserme, centri di aggregazione giovanile, centri per anziani, nonché banche e uffici postali”. La Binetti ha anche chiesto che le sale da gioco non possono “comunque prevedere un orario giornaliero di apertura superiore alle otto ore. Per i locali in cui l’attività di gioco con vincita in denaro non rappresenta l’attività esclusiva o principale, il regolamento comunale può prevedere che tale limite orario valga esclusivamente per l’attività di gioco”. Al fine di garantire che lo svolgimento delle attività di gioco “non determini danni alla salute dei cittadini, con il medesimo regolamento, i comuni possono stabilire ulteriori misure per evitare che nei luoghi in cui si svolgono attività di gioco con vincita in denaro siano introdotti strumenti idonei a indurre la dipendenza dal gioco e a favorire la perdita dell’autocontrollo da parte dei giocatori, nonché le misure per prevedere un tempo minimo che intercorra tra una giocata e l’altra”. Entro le 19.00 di ieri era possible presentare nuovi sub-emendamenti all’emendamento del relatore: la discussione e l’esame è in programma per questa mattina. Nel corso dell’esame odierno si voteranno anche alcuni sub-emedamenti presentati a una precedente proposta di modifica della relatrice sul fondo destinato alle ludopatie e alla  divulgazione di informazioni su prevenzione e cura della dipendenza da gioco. Le diverse compagini politiche propongono di incrementare la somma da uno fino a 5,o anche a 10 milioni di euro. im/AGIMEG