Stanleybet, “Legittima la presenza di slot nei ctd”

“I gestori dei CTD collegati a Stanleybet e ad altri operatori il cui ingresso in Italia è stato impedito, in violazione del diritto comunitario, hanno pieno diritto di installare le slot machine nei propri locali, contrariamente a quanto sostenuto dai dirigenti dell’Amministrazione e dai concessionari di scommesse”. E’ quanto si legge in una nota di Stanleybet che continua: “Stanleybet e gli altri operatori discriminati, infatti, non hanno potuto ottenere la concessione a causa di una situazione di grave distorsione del mercato; di contro, i cosidetti concessionari storici hanno beneficiato per 16 anni, nel periodo 2000-2016, di ben tre gare discriminatorie graziosamente servite dal Coni prima e da Aams poi, in violazione dell’obbligo di disapplicazione, da parte di funzionari pubblici, di norme che violano il diritto comunitario. Sia Stanleybet che le altre compagnie estere sono così state costrette a offrire i loro servizi tramite CTD e/o CED in applicazione dell’interpretazione obbligatoria della Corte di Giustizia e della Suprema Corte di Cassazione Italiana, quale unica modalità di raccolta che allo stato è consentita a seguito delle reiterate discriminazioni subite da tali operatori nelle fasi di accesso al sistema concessorio nazionale. Solo due giorni fa, il Chairman della compagnia, John Whittaker, aveva definito “non accettabile” il fatto che le agenzie collegate a Stanleybet, dopo centinaia di decisioni dei tribunali e diverse sentenze della Corte di Giustizia, venissero ancora identificate da un dirigente apicale di Aams come “punti illegali” e che fosse loro impedita la competizione con i concessionari dello Stato, anche attraverso lo stop all’installazione delle slot machine nei centri. Per questo motivo Stanleybet conferma quanto era già trapelato da fonti sindacali AAMS, e cioè che la compagnia ha ora chiamato in giudizio per il risarcimento dei danni i dirigenti apicali di AAMS, tra cui il firmatario della circolare sulle slot del 13/06/2013, dott. Roberto Fanelli, e altri dirigenti regionali, materiali esecutori di gravi presunte violazioni del diritto comunitario a danno di Stanleybet e dei suoi CTD. La prima udienza presso il Tribunale di Roma è fissata per il 7 Ottobre 2014. I danni accertati per Stanleybet e per i suoi CTD, secondo le prime stime, superano – ad oggi – i 5 milioni di Euro”. lp/AGIMEG