Legge di stabilità: tra gli emendamenti segnalati in Commissione anche quello del Pd su aumento tassazione giochi

Sono circa 430 gli emendamenti alla legge di stabilità segnalati in Commissione Bilancio alla Camera, e che saranno sottoposti al voto della Commissione a partire da oggi o domani. Diverse di queste proposte emendative riguardano il settore dei giochi. In particolare, è stato segnalato l’emendamento del Pd (1.1908) che stabilisce che “a decorrere dal 1° gennaio 2014, per gli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 la misura del prelievo erariale unico è determinata nel 13 per cento dell’ammontare delle somme giocate, ferme restando le modalità di trattenuta e versamento del prelievo previste dalla legislazione vigente. A decorrere dal 1° gennaio 2014, per gli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 la percentuale destinata alle vincite (pay-out) è fissata in misura non inferiore all’80 per cento”. Tre emendamento del Pd (1.661, 1.608 e 1.632) prevedono che “il Ministero dell’economia e delle finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, con propri decreti dirigenziali, in materia di giochi pubblici, adottati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, provvede a modificare la misura del prelievo erariale unico, la percentuale dell’ammontare complessivo delle giocate destinate a montepremi, nonché la percentuale dei compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita, al fine di assicurare maggiori entrate in misura non inferiore a 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014”. Un altro emendamento del PD (1.778) chiede che i fondi reperiti attraverso le nuove misure sui giochi siano “60 milioni di euro per l’anno 2015 e 150 milioni annui a decorrere dall’anno 2016″. Un emendamento di Fratelli d’Italia (1.976) prevede che ” a decorrere dal 1° gennaio 2014, il prelievo erariale sul gioco del bingo, il montepremi e il compenso per il controllore centralizzato del gioco, di cui agli articoli 5 ,6 e 7 del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 31 gennaio 2000, n, 29, e successive modificazioni, sono fissati nella misura, rispettivamente, del 20 per cento, di almeno il 70 per cento e dell’1 per cento del prezzo di vendita delle cartelle. Tali aliquote si applicano sia al gioco raccolto su reteisica sia a quello effettuato con partecipazione a distanza di cui al decreto del Direttore generale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato 24 maggio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 17 giugno 2011. All’articolo 24, comma 33, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, le parole: « con un’aliquota di imposta stabilita in misura pari al 10 per cento delle somme giocate » sono sostituite dalle seguenti: « con un’aliquota del prelievo erariale stabilita al 20 per cento e del compenso per il controllore centralizzato del gioco pari all’1 per cento delle somme giocate » e le parole: « le modalità’ di versamento del- l’imposta » sono sostituite dalle seguenti: « le modalità di versamento del prelievo erariale e del compenso per il controllore centralizzato del gioco »”. Infine, due emendamenti (1.1260 e 1.1258) del Movimento 5 Stelle chiedono di portare al 20% il Preu sulle slot e al 18% quello sulle VLT. rov/AGIMEG